I primi litri sono riservati a famiglia e amici, e non rappresentano alcuna fonte di guadagno, ma Antonio sogna di condividere con gli altri quella che diventa rapidamente una passione.
Inizia così a imbottigliare, in un’epoca in cui il concetto della commercializzazione del vino ancora non esiste.
E’ uno dei primi a vendere in bottiglia e, vista la crescente domanda, vede in questa sua piccola produzione un grande potenziale lavorativo.
Decide così di insegnare il mestiere al figlio Luigi, e anni dopo al nipote Giovanni, mio padre.
Durante il periodo precedente le guerre mondiali vengono già imbottigliate molte delle varietà tuttora prodotte: Barbera, Nebbiolo, Grignolino, Bonarda, Freisa e anche i bianchi Arneis e Favorita.